Raggiunto fatturato milionario con bollino lievitazione naturale
Lievita il pane e lievita il giro d’affari a diversi milioni di euro per l’azienda romana ”Grande Impero” che ha saputo portare l’arte bianca artigianale nella grande distribuzione.
Una scommessa vinta quella di Antonella Rizzato che, con tenacia tutta femminile, ha preso in gestione la panetteria per farne, nomen omen, un ‘Grande Impero’ certificato da un bollino di qualità. ”La nostra battaglia e la nostra sfida e’ quella di acquistare solo farine di grano italiano – sottolinea Rizzato – perché il nostro grano e’ il migliore. Se costa il doppio di quello francese e’ perché vanta un bassissimo glutammato nel processo digestivo fa una massa collosa difficilissima da digerire”.
L’intuizione che porta alla nascita di Grande Impero si deve a Vanda Camiglieri, mamma di Antonella, e all’esperienza imprenditoriale maturata dal genero, Stefano Fancello, che ha ereditato dal lavoro nei forni di famiglia. Nel 2006 costituisce la società e getta le basi di quella visione aziendale che ha fatto superare gli oltre cento anni di attività. Un mestiere che diventa, nel caso di Stefano e dell’ultima generazione di questi panettieri romani una passione. “Fare il pane – racconta Stefano – è molto più di una passione, è qualcosa che fa parte del tuo Dna… o si nasce con la farina che ti scorre nelle vene o non è possibile fare questo lavoro…”.
Nel 2013, all’indomani della scomparsa di Vanda, subentra sua figlia Antonella e in poco tempo la guida verso quella grande e affermata realtà del food italiano che è oggi. A valorizzare questo pane artigianale un bollino che attesta l’utilizzo della sola Pasta Madre e 30 ore di lievitazione naturale e lo distingue da tutti gli altri pani a lievitazione naturale.(ANSA).