Lavorazione artigianale, materie prime, qualità dei grani saranno gli argomenti di cui Antonella Rizzato, titolare di Grande Impero, parlerà agli spettatori di Alice TV, in diretta dal Dispensa Italiana Theatre di Casa Sanremo, venerdì 12 Febbraio.
In quest’intervista ci racconta come nasce la sua azienda e, soprattutto, qual è la sua filosofia.
Oltre a Casa Sanremo, con Gruppo Eventi vi abbiamo visto “in scena” su grandi palcoscenici italiani: come nasce la vostra collaborazione?
Attraverso una conoscenza comune con Vincenzo Russolillo tre anni fa siamo arrivati a Casa Sanremo e, tra di noi, è stato subito amore a prima vista. C’è piaciuto tantissimo il modo di lavorare di Vincenzo e Fofò (Ferriere, ndr) perché nonostante la grandezza dell’evento e dell’organizzazione, loro fanno del business onesto, quello etico, quello pulito.
In quell’occasione, e non solo, il nostro prodotto l’abbiamo sentito considerato realmente, non solo ai fini del business, ma perché è stata subito colta la validità del prodotto.Ci siamo sentiti realmente a Casa, fin da subito.
Si sa che una buona ospitalità passa sempre per il buon cibo: per questo motivo Casa Sanremo ha scelto Grande Impero come pane che accompagni l’evento in ogni fase.Ci parla un po’ di più dei prodotti che stiamo gustando in questi giorni?
Il nostro pane è realizzato con farine selezionate esclusivamente italiane, il Grezzo, ad esempio è fatto con una farina poco raffinata, quindi più naturale, mentre il Nobile, fatto con grani selezionati siciliani, vuole essere un omaggio all’Antica Roma a cui ci rifacciamo, visto che la Sicilia era il granaio dell’Impero Romano.
Con quali abbinamenti consiglia Grande Impero?
Il nostro è un pane che, essendo molto naturale, non altera i sapori e, quindi, si accompagna veramente con tutto, dal dolce al salato, ma può essere gustato tranquillamente anche da solo.
Il vostro è famoso per essere il pane col bollino: da cosa deriva questa scelta?
È stata un’esigenza poiché, avendo una risposta molto positiva del mercato, tanti hanno tentato di imitarci con un prodotto di scarsa qualità spacciandolo per nostro e, in qualche modo, dovevamo diversificarci.
Il nome della vostra azienda, evidentemente richiama l’Antica Roma, ci spiega questa scelta?
Le origini del pane risalgono al periodo neolitico, quando l’uomo cominciò a coltivare i primi cereali, il prodotto finito, però, più che pane sembrava una poltiglia senza forma. Nel momento in cui gli uomini impararono a macinare il grano con il mortaio, qualcuno osservò che lasciando la miscela vicino al fuoco, questa s’induriva. Si arrivò così ai primi pani senza lievito, pasto principale dei legionari che andavano in battaglia.
I Greci aggiunsero nuovi aromi e sapori nella lavorazione, riuscendo a produrre oltre 72 tipi di pane, ma sono stati i Romani a dare alla lavorazione del pane un valore artigianale con l’uso di farine bianche e più dolci. A Roma i forni pubblici nacquero nel 168 a.C. e ai tempi di Augusto se ne contavano più di 400: nell’antica Pompei, per esempio, ancora oggi è possibile visitare dei forni che sono molto simili a quelli utilizzati oggi. Pensando a tutti questo, con mio marito, Stefano Fancello, abbiamo deciso di prendere quello che facevano una volta e di lavorarlo.
I grani che stiamo utilizzando per il nostro pane, come il Nostalgia, ad esempio, fatto con germe di grano e farina integra, o lo stesso Nobile, sono macinati da molini a pietra.
Oltre a farine di grani naturali estremamente selezionate cosa troviamo nel pane Grande Impero?
Il nostro è un prodotto artigianale, fatto con sale marino e pasta madre trentennale.
Il prossimo appuntamento in programma a Casa Sanremo sarà con Alice TV venerdì 12, come si sta preparando?
Sono molto contenta di essere ospite a Alice TV perché ho potuto vedere come sia molto seguita per quanto riguarda tutto il discordo food. Parlerò dei nostri prodotti per farli conoscere quanto più possibile, perché poi alla fine è il pubblico che ti premia.
Mi fa poi tanto piacere rinnovare questa collaborazione con Gruppo Eventi perché tanti affermano che etica e business non convivono ma, a mio avviso, Casa Sanremo e Grande Impero hanno dimostrato che questo è possibile e questo sarà soltanto l’inizio di un grande cammino insieme.